mercoledì 25 aprile 2012

Gita in Camargue

Era da quando sono venuta in Francia che parlavo di andare in Camargue, e finalmente lo scorso weekend ci siamo stati! Devo dire che questo è proprio il periodo migliore per andarci, perchè oltre al fatto che di zanzare neanche l'ombra, il vento non era poi cosi eccessivo, tanto che abbiamo potuto fare un bel giro in bicicletta lungo la costa. Inoltre, non essendo ancora stagione turistica, avevamo l'impressione che i paesaggi, il mare e le spiagge fossero solo nostri. L'impressione che si ha quando si arriva in Camargue è di trovarsi in un altro Paese: assurdo pensare che a sole 2 ore e mezza dall'affollata e turistica Costa Azzurra ci sia un posto così, completamente pianeggiante e deserto (tanto per capirci, la Camargue si trova a sud di Arles, vicino a Nimes e Montpellier). I panorami si aprono a 360 gradi, fino a vedere l'orizzonte tutto intorno, con nessun'altro essere vivente in vista se non cavalli, fenicotteri e una moltitudine di altri uccelli.

Il primo giorno siamo stati alla spiaggia di Piémanson, che è davvero spettacolare perchè simile a quelle del nord Europa: enorme e deserta.





Poi siamo andati al Domaine de la Palissade, che non consigliamo perchè non è niente di eccezionale, a meno che non si voglia fare un giro a cavallo, pur se il peasaggio non è entusiasmante. Il pomeriggio abbiamo poi proseguito verso l'Etang du Fangassier, che è il posto in cui abbiamo visto più fenicotteri rosa, che volavano in stormo sopra di noi. La strada per arrivarci è piena di buche, circondata da spiagge desertiche.



In serata siamo arrivati a Saintes Maries de la Mer, dove avevamo prenotato un hotel a pochi metri dalle spiagge e dalla piazza centrale, e dove abbiamo rischiato di rimanere chiusi fuori: la signora che lo gestisce va a casa verso le 8 di sera, e torna la mattina alle 7, cosi ti lascia un codice per entrare e il suo numero di cellulare in caso di bisogno. Peccato che li avesse scritti entrambi sullo stesso foglio, e che al ritorno dal ristorante ci siamo resi conto che l'avevamo dimenticato in hotel... se non fosse stato per un'altra cliente dell'hotel che in quel momento stava chiudendo gli scuri, e alla quale abbiamo chiesto il codice, saremmo rimasti fregati. Il paese è carino, stile spagnoleggiante. Merita soprattutto la vista dal tetto della chiesa. 





Il giorno dopo siamo andati a comprare dei panini, abbiamo noleggiato due biciclette e siamo partiti per un giro a la Digue à la Mer, che è una strada che parte dal paese e costeggia il mare, fino ad arrivare ad un faro. Lungo il percorso si vedono vari tipi di uccelli, spiagge, dune e paesaggi deserti: la strada è piuttosto frequentata da famiglie e gruppi di amici in bicicletta, anche se essendo ancora periodo di bassa stagione, eravamo soli lungo la maggior parte del percorso. Questo giro è consigliatissimo, completamente pianeggiante quindi accessibile a tutti. In 4 ore abbiamo fatto 30 km.




La nostra ultima tappa è stata Aigues Mortes, dove siamo arrivati in tardo pomeriggio: piovigginava e l'accesso al giro delle mura era già chiuso. Il paese è davvero carino, pieno di negozietti colorati e ristoranti invitanti. Cercheremo di godercelo meglio la prossima volta. Se il giro che abbiamo fatto vi ispira, siamo qui per qualsiasi consiglio!




2 commenti:

  1. Ciao! Vivo a Montpellier e vorrei andare questo weekend a Aigues Mortes perché c'è La Journée des Produits du Terroir. Siete riusciti a capire gli orari del giro delle mura? grazie
    Maddalena

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    Risposte
    1. Ciao! Piacere!
      Non ricordo a che ora aprono, ma so che chiude alle 16:30: prestissimo!
      Buon week end allora!
      Laura

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